Banda (Orchestra di fiati)
Info
Pochi Paesi festeggiano il Natale con tanto sfarzo e glamour come gli USA. Le decorazioni sono variopinte e abbondanti, gli alberi di Natale grandi, non ci sono feste prenatalizie senza luci intermittenti. Gli americani festeggiano la sera della vigilia, la “X-Mas Eve” con gli amati tacchini e Santa Claus arriva con la sua slitta trainata dalle renne durante la notte, così i regali sono pronti al primo mattino del 25 dicembre nelle lunghe calze appese ai camini. E affinché nulla vada storto, si preparano per Santa Claus e gli animali che l’accompagnano latte, biscotti e pezzettini di zucchero per fare il pieno di energia. Eppure in nessun periodo dell’anno la differenza tra ricchi e poveri diventa così evidente come a Natale – e non solo in America. Un fatto triste che oggi è attuale come nel 1941, quando l’americana Katherine Kennicott Davis scrisse la canzone sul piccolo tamburino, e che era altrettanto attuale all’epoca della nascita di Gesù.
Davis narra la storia del ragazzino che era troppo povero per poter portare un regalo a Gesù. L’unica cosa che poteva regalargli era la sua canzone su un tamburo. Quando Gesù Bambino gli fece un sorriso di gratitudine, il piccolo tamburino seppe che il suo messaggio era arrivato. Creata sulla base di una canzone popolare ceca, inizialmente era stata scritta come canzone a cappella con la melodia nel soprano e il motivo ritmico costante nelle voci degli uomini. La struttura dell’opera sembra scritta apposta per l’orchestra di fiati, e questo ha ispirato Kees Vlak nel suo CHRISTMAS DRUMMER BOY a rielaborare con sobrietà e discrezione la melodia toccante per giovani strumentisti. Come nel testo originario, il ritmo ripetitivo è interamente dedicato al piccolo tamburino, al quale durante la rappresentazione si può dare un posto di rilievo sul palcoscenico. La melodia è suonata inizialmente dai clarinetti e dal sassofono contralto con molta sonorità. Solo nella seconda strofa gli strumenti a fiato in legno e gli ottoni alti si aggiungono con movimento pomposo di tutta l’orchestra, che può essere completato perfino con una parte vocale e, a scelta, con un flauto dolce. Così si crea una collaborazione con un coro di bambini o gruppi di ragazzi che suonano il flauto dolce. Inoltre si può animare il pubblico a cantare insieme, che è sempre una bella conclusione per un concerto natalizio, anche perché la composizione termina in un piano dal suono pacato che infonde la fede nel miracolo del Natale.
eXplora Grade 1+
eXplora disc 20