Villa Musica - MVSR2510 | Musica

La composizione in tre tempi “Villa Musica – Sinfonische Varianten über ein badisches Volkslied” (Villa Musica – varianti sinfoniche su una canzone popolare del Baden) sorse nell’estate del 2002 su incarico del circolo musicale di Fahrnau. Nell’ideazione dell’opera due aspetti per me erano particolarmente importanti: da un lato volevo considerare l’occasione dell’incarico della composizione, ovvero la costruzione della nuova sala per le prove con il nome “Villa Musica”. Dall’altro il direttore Andreas Meier desiderava che nella composizione venissero elaborate melodie della regione di Fahrnau. Riuscii a reperire la canzone popolare badense “In Mutters Stübeli” (Nella Stube della mamma), la cui melodia si presta perfettamente. “Villa Musica” non è la classica costruzione da un tema con le conseguenti variazioni. L’intera canzone originale non risuona mai. La canzone e i suoi intervalli sono serviti piuttosto da materiale di base, dal quale ho sviluppato miei temi e associazioni musicali.
 
Il primo tempo “Prelude” è una festosa musica d’inaugurazione, che rappresenta la gioia per l’ingresso nella nuova casa. Il monumentale portone d’ingresso viene raffigurato musicalmente da una moderna fanfara. Le trombe riprendono lo statement inaugurativo dapprima all’unisono, poi in un tempo a quattro voci. Gli altri fiati si uniscono regolarmente finché si sente tutta l’orchestra. Un passaggio sostenuto negli strumenti a fiato in legno introduce in una parte di allegro agitato. I flauti e le trombe smorzate si alternano con figure di sesti dall’effetto frenetico, le quali intendono raffigurare l’agitazione gioiosa all’ingresso nel nuovo edificio. Qui appaiono per la prima volta motivi dalla canzone “In Mutters Stübeli” nei clarinetti, però nel ritmo 4/4 invece che 3/4 e con una struttura che è diventata melodica. L’atmosfera agitata sfocia in una ripresa della fanfara inaugurale.
 
Il secondo tempo “Nocturne” inizia in una misteriosa atmosfera notturna, annunciata da un pianissimo dei fiati in legno alti. Superfici sonore impressionistiche formano la base per una melodia elegiaca nell’assolo della tromba, che a sua volta contiene frammenti della canzone popolare. Ma improvvisamente la nebbia notturna si dirada e lo sguardo può spaziare dall’abbaino di “Villa Musica” su uno scintillante cielo stellato. Questa scena viene catturata da una melodia orecchiabile dei clarinetti e dei corni. Ancora una volta pensieri di riflessione si sciolgono e l’atmosfera densa dell’inizio viene ripresa. Ora è solo l’oboe a suonare il suo arioso sopra la nebbia di suoni, la quale lascia definitivamente spazio allo stupendo cielo notturno. A questo passaggio di atmosfera ho dato un tocco sonoro interessante attraverso tonalità incrociate, insolite per l’orchestra di fiati. Innanzitutto il re maggiore per qualche suonatore di fiati dilettante può essere una sfida, ma dopo alcune prove il suono insolito e di effetto dell’orchestra di fiati convincerà senz’altro tutti.
 
Il finale “Allegro Marziale” è una musica molto ambiziosa, quasi aggressiva. I cinque batteristi che servono per il pezzo aprono il tempo con motivi ritmici mutuati dalla canzone popolare. Questi impulsi vengono rilevati dai fiati. Un tema che dà impulso, prima negli strumenti in legno poi nei fiati profondi, si serve di nuovo di frammenti dalla canzone popolare, ora però in minore. La tenacia di cui un’associazione ha bisogno per realizzare un grande progetto come la sala per prove “Villa Musica” si manifesta in questo sconvolgente allegro. Quest’atmosfera viene interrotta da un corale assorto e da un possente fugato che vaga attraverso tutta l’orchestra.
 
“Villa Musica” è un pezzo che coniuga elementi moderni e fa nascere nuovi timbri per l’orchestra di fiati. Il terzo tempo è stato fortemente influenzato dal mio incontro con Stephen Melillo in un corso per compositori nell’estate 2003. Il suo modo di comporre non ha cambiato necessariamente il mio stile musicale, però ha conferito un’impronta duratura al mio approccio alla composizione. Per questa ragione gli sono particolarmente grato.
 
Markus Goetz