Banda (Orchestra di fiati)
Toccata & Fuge in d
Toccata und Fuge in d-Moll
Info
L’opera completa di Bach risplende attraverso i secoli nella sua complessità spirituale, nella sua insuperabilità formale e nella sua versatilità musicale. Tutti i compositori che gli sono succeduti hanno dovuto misurarsi con il suo genio. Bach ha portato il linguaggio musicale ad un livello universale, la cui validità sovrapersonale rimane senza tempo e “comprensibile” nel vero e proprio senso della parola, oltre tutte le successive evoluzioni artistiche e sociali Le opere spirituali di Bach sono delle esegesi nel vero e proprio senso della parola, spiegazioni di carattere biblico-divino, quindi prediche musicali profondamente legate alla fede; nella sua creazione puramente strumentale raggiunge un’altissima condensazione intellettuale, che però entra direttamente nell’anima dei suoi ascoltatori grazie all’incisività sensoriale dei suoni.
La sua “Toccata und Fuge in d-Moll” è sicuramente l’opera per organo più nota di tutta la storia musicale europea, anche se periodicamente non sono mancate obiezioni di carattere scientifico-musicale sulla sua attribuzione a Bach. Il compositore potrebbe aver copiato o rielaborato un’opera del suo allievo Johann Peter Kellner (1702-1772).
Questi dubbi si fondano sulla semplicità dell’armonia, inconsueta per le opere di Bach, sulle numerose ottave e quinte parallele e sulla strutturazione formale piuttosto parafrasata di tutta l’opera. Tuttavia la musicologia ammette anche che potrebbe trattarsi di una delle prime opere che Bach scrisse tra il 1703 e il 1707 ad Arnstadt, o di un’improvvisazione libera scritta in un periodo successivo, che a quell’epoca era consuetudine richiedere quale prova di abilità tecnica e musicale spontanea sull’organo. Dopo tre motivi simili a richiami, su un pedale armonico si costruisce un accordo di settima diminuito, creando così un nucleo musicale determinante da cui si sviluppa l’intera opera. Come un arpeggio, forma la base strutturale tra movimenti paralleli veloci e massimamente virtuosi. Contrasti ricchi di tensione risultano da suoni bassi, profondi e scuri nonché da corse estremamente intense nei registri alti. Un importante elemento formale della composizione è una scala incompleta a cascata dall’intervallo di quinta al tono conduttore e una tecnica a due voci derivata dalla letteratura del violino, chiamata anche bariolage (dal francese bariolage = screziatura), nella quale si aggiunge un’altra voce per tenere o ripetere le note cambiandone la posizione e quindi anche i timbri. Anche nella fuga Bach utilizza questa tecnica formale, rinunciando pertanto a concentrare le voci e organizzando questa parte più come una fantasia libera, il cui movimento viene alleggerito dall’inserimento di intermezzi. Alla fine il potere dell’improvvisazione della toccata introduttiva riprende ancora una volta con un crescendo finale.
“Toccata und Fuge in d-Moll” è stata rielaborata tantissime volte per quasi tutte le configurazioni di strumenti. In un adattamento congeniale per grandi orchestre di fiati Siegmund Goldhammer ha usato una strumentazione incredibilmente ricca di timbri, aumentando ulteriormente la sensazione di veemenza dell’improvvisazione e quindi il carattere di un grande organo romantico e ispirato.